Suicidi in carcere, SAPPE: "Perché amministrazione penitenziaria si dimentica dei suicidi sventati?"

redazione

“C’è un dato che il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria sistematicamente omette di dire quando si parla di suicidi di detenuti in carcere. E’ il dato riferito ai suicidi sventati dalle donne e dagli uomini della Polizia Penitenziaria. Dati significativi numericamente, eppure sistematicamente mai forniti”.Lo dichiara Donato Capece, Segretario Generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, commentando il comunicato stampa del DAP sul numero dei suicidi in carcere nei primi 8 mesi del 2015.

Quasi a giustificare il numero dei suicidi in carcere, il DAP parla di poca presenza di volontari. Ma sapete a quante detenute e a quanti detenuti le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria – che stanno nella prima linea delle sezioni detentive 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno! – hanno salvato la vita in carcere mentre tentavano il suicidio (senza peraltro che questo avesse il giusto risalto mediatico)? 933 nel 2014, 1.067 nel 2013, 1.308 nel 2012 e 1.003 nel 2011. E nei primi mesi del 2015 abbiamo sventato 465 suicidi. Perché questo dati non vengono diffusi dalla burocrazia ministeriale del DAP? Perché si omette di mettere in evidenza la professionalità, l’abnegazione, l’umanità degli appartenenti alla Polizia Penitenziaria?”, conclude Capece.