Terni, individuati gli autori dell’incendio alla "Teofoli"

Roberto Imbastaro

La Polizia di Stato Terni  ha individuato i responsabili dell’incendio avvenuto a metà giugno presso la scuola primaria Teofoli, i ragazzi tutti minorenni sono anche responsabili di furto.

La indagini degli uomini dell’Ufficio Minori della Questura sono partite dall’incendio avvenuto il 15 giugno presso la scuola e dalle scritte offensive scritte sulla lavagna.

Le spontanee dichiarazioni dei ragazzi hanno fatto anche luce su un precedente episodio avvenuto sempre all’interno della scuola: un furto di denaro a cui avevano partecipato, oltre ad uno dei due giovani autori dell’incendio, anche altri cinque minori, tra i quali una ragazzina,tutti di età compresa tra gli otto e gli undici anni.

I due autori dei danneggiamenti e dell’incendio hanno anche dichiarato di aver in qualche modo programmato e progettato la loro “azione”. L’accendino usato per appiccare il fuoco, infatti, era stato già da qualche tempo nascosto dai due sotto una pietra, vicino ad una panchina di un parco adiacente alla scuola ed è stato recuperato poco prima dell’ingresso nell’istituto.

Quanto all’episodio del furto è emerso che lo stesso era stato compiuto in data precedente al 15 giugno, quando i ragazzi avevano sottratto del denaro custodito all’interno dei cassetti di alcune cattedre. Il fatto non era stato ancora denunciato dal Dirigente Scolastico perché le banconote asportate erano solo una parte di quelle custodite nelle varie aule ed anche perché non erano stati notati segni di effrazione sui cassetti.

Le indagini sono state supportate dalla rete di relazioni da tempo intessute sul territorio con le comunità studentesche attraverso la divulgazione di progetti di educazione alla legalità nonché al particolare senso civico dimostrato nella circostanza da alcuni insegnanti e genitori, sono stati in grado di ricostruire l’episodio in ogeni dettaglio ed individuare i due ragazzi allontanatisi dalla scuola subito dopo l’incendio.

I genitori dei minori saranno chiamati a risarcire in solido la scuola della spesa necessaria al ripristino dello stato dei luoghi, nonché alla rifusione della somma sottratta.