Terrorismo, espulsi due marocchini

Tiziana Montalbano

Il Ministro Maroni, ai sensi della normativa antiterrorismo, ha decretato l’espulsione per motivi di sicurezza nazionale di due cittadini marocchini, entrambi frequentatori dell’Università di Perugia. Il provvedimento ministeriale, già convalidato dalla magistratura del capoluogo umbro, verrà eseguito nella giornata di oggi. Nel contempo, sono stati perquisiti a Perugia altri sei studenti universitari stranieri (quattro marocchini, un tunisino e un palestinese /israeliano) emersi a vario titolo in contatto con i due espulsi. L’operazione di polizia si inserisce nel contesto di un più ampio monitoraggio in ambito universitario promosso dalla Digos della Questura perugina che, nell’ottobre dello scorso anno, aveva acquisito alcune informazioni su un gruppo di studenti universitari perlopiù provenienti dalla città di Fez (Marocco), accomunati da una visione radicale dell’islam. L’attenzione investigativa si è quindi focalizzata soprattutto sulla figura Di uno studente del corso di comunicazione internazionale presso la Facoltà di Lingua e Cultura italiana che, nell’ambito degli approfondimenti delegati dalla Procura della Repubblica di Perugia, aveva evidenziato un profilo di estrema pericolosità derivante non solo dalle proprie convinzioni ideologico/religiose progressivamente attestatesi su posizioni jihadiste, ma anche da comportamenti antisociali che lo avevano portato ad isolarsi dal suo consueto circuito relazionale. A questi elementi sintomatici si erano poi aggiunte ulteriori acquisizioni investigative della Digos umbra che indicavano la propensione del marocchino a compiere, se ne avesse avuta la possibilità, eclatanti atti estremi. La stessa deriva radicale caratterizzava la figura dell’altro marocchino espulso, lo studente presso la Facoltà di Matematica e Fisica. Gli odierni provvedimenti sono stati quindi adottati in virtù degli specifici indicatori di rischio per la sicurezza pubblica emersi dalle indagini,rese possibili anche grazie alla frequente consultazione di siti internet di ispirazione estremista islamica.