Terrorismo islamico, indagini a Venezia

Tiziana Montalbano

La DIGOS della Questura di Venezia, con il coordinamento operativo della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione – UCIGOS, ha eseguito 26 perquisizioni domiciliari nei confronti di stranieri, in maggior parte algerini, dimoranti nelle province di Vicenza, Venezia, Padova, Brescia, Firenze, Caserta, Como, Cuneo e Trento, indagati dalla Procura della Repubblica di Venezia nell’ambito di un procedimento penale per l’ipotesi di reato di associazione con finalità di terrorismo internazionale nonché per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e ricettazione. L’operazione giunge al termine di un’indagine avviata dalla DIGOS di Venezia a partire dal marzo del 2007 in direzione di ambienti integralisti islamici gravitanti intorno alla moschea di via dei Mille a Vicenza, guidata da un imam yemenita anch’egli indagato. L’inchiesta deriva dal fatto che nel luogo di culto vicentino erano approdati tre estremisti algerini, simpatizzanti dell’ideologia Takfir, tutti provenienti da Napoli, dove erano stati già coinvolti, a diverso titolo, in attività di falsificazione documentale a sostegno di gruppi jihadisti. Dalle indagini svolte dalla DIGOS della Questura di Venezia è inoltre emersa l’esistenza di una rete – gravitante attorno all’imam di una moschea del casertano – di supporto logistico in favore di clandestini provenienti dall’area magrebina, ai quali venivano offerti ospitalità, assistenza economica e documenti contraffati per permanere sul territorio nazionale o spostarsi agevolmente in area Schengen.