Trento, operazione GdF “Il Miglio d’oro”

Tiziana Montalbano

  La Polizia Tributaria di Trento ha portato a termine una complessa indagine che ha permesso di smantellare tre diverse agguerrite organizzazioni criminali, legate fra loro da stretti rapporti di collaborazione, dedite al contrabbando internazionale di sigarette. L’operazione, denominata “Il miglio d’oro” e iniziata nel marzo del 2007, è stata coordinata dal sostituto procuratore del Tribunale di Trento, Pasquale Profiti, della Dda di Trento e condotta dagli uomini del G.I.C.O. Con l’ausilio di moderne tecnologie e attraverso l’intensificazione del monitoraggio su mezzi e persone in transito lungo l’autostrada del Brennero, è stato possibile individuare un traffico illecito di sigarette provenienti da numerosi paesi del Europa dell’est (Polonia, Ucraina, Repubblica Ceca, Ungheria, Slovacchia e Moldavia) spedite per tramite di servizi postali e corrieri espressi o viaggianti a bordo di diverse tipologie di mezzi – autoarticolati, pullman granturismo, furgoni e autovetture – sempre dotati di doppi fondi o di carico di copertura, che giungevano in Italia dai valichi stradali del Brennero, Tarvisio, Trieste e dal porto di Brindisi sbarcando da traghetti provenienti dalla Grecia. Nel corso dell’attività di indagine, durata sino a dicembre 2008, sono state arrestate 17 persone in flagranza di reato e sequestrate oltre 5 tonnellate di sigarette nonché 17 mezzi del valore complessivo di 350.000 euro. Al termine delle operazioni, gli inquirenti hanno accertato che le tre organizzazioni, nel giro di un anno e mezzo, hanno contrabbandato più di 23.000 kg di sigarette (116.530 stecche) per un valore di circa 5 milioni di euro, arrecando un danno all’Erario per oltre 3,6 milioni di euro, tra IVA, imposte di consumo e dazi doganali ed hanno denunciato 89 persone. Nel corso delle indagini sono state emesse 31 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di 23 persone e sono stati operati sequestri preventivi di denaro contante ed altri valori finanziari per 206.000 euro. Alcuni dei destinatari delle ordinanze di custodia cautelare emesse dall’A.G. trentina sono stati assicurati alla giustizia dopo alcuni mesi di latitanza. Tuttavia ancora 5 soggetti dimoranti all’estero sono latitanti, mentre alcuni dei soggetti arrestati attualmente sono stati rimessi in libertà in attesa del processo. Gli arrestati di maggior spicco erano tutti residenti nel tratto di strada tra Ercolano e Torre Annunziata, noto nell’antichità come il “Miglio d’oro”. Tra i denunciati anche alcuni napoletani di Torre del Greco residenti in Inghilterra. I tabacchi (Marlboro, Chesterfield, Classic, L&M, Montecarlo, Winston, Lucke Stike, Ronson, Delta, Jin Ling, Saint George) venivano destinati ai mercati clandestini di Milano, Roma, Caserta e  Napoli. Dal capoluogo partenopeo, ove risiedevano i vertici delle organizzazioni smantellate, alcune partite venivano poi rispedite in Inghilterra, dove era garantito un maggior margine di guadagno. La Direzione Distrettuale Antimafia di Trento ha contestato alle persone arrestate l’associazione a delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi, prevista dall’art. 291 quater del D.P.R. 43/73, per il quale è prevista una pena detentiva fino a otto anni di reclusione e una multa di 120.000.000 di euro (5,16 euro per grammo convenzionale di tabacco contrabbandato). In aggiunta ai tributi evasi ed alle sanzioni penali, una somma equivalente ai dazi doganali evasi sulle sigarette originali oggetto di sequestro, 800.000 euro circa, verrà inoltre corrisposta allo Stato Italiano dalla PHILIP MORRIS in base ad una specifica convenzione sottoscritta dalla multinazionale del tabacco con l’OLAF (Organismo Lotta Anti Frode) della Commissione Europea. Nel corso delle operazioni sono stati sequestrati anche due autoarticolati del valore complessivo di 200.000 euro che, nei prossimi giorni, verranno affidati alla Protezione Civile della Provincia Autonoma di Trento. Altri mezzi sequestrati sono stati concessi in uso a Reparti del Corpo. Inoltre, più di 10 tonnellate di carbone, utilizzate quale carico di copertura dei tabacchi, sono state assegnate alla Fondazione Mach – Istituto Agrario di San Michele (TN), un centro di ricerca che ha il compito di promuovere l’economia territoriale del Trentino nel settore agro-alimentare.