USA: il Dipartimento del Tesoro inasprisce le sanzioni contro i Pasdaran

Massimo Scambelluri

La Casa Bianca, dopo aver ammonito l’Iran per l’incidente sfiorato domenica scorsa tra unità della Marina Militare americana e i Pasdaran nello stretto di Hormuz, e messo in guardia per bocca dello stesso presidente George Bush, in visita in Israele, il governo iraniano a non “giocare con fuoco, perché in caso di provocazioni gli Stati Uniti reagiranno con fermezza” , ha rafforzato le sanzioni imposte lo scorso anno contro i Guardiani della rivoluzione iraniana. Sono state imposte misure restrittive a un generale della brigata Qods, una forza di elite dei pasdaran accusata di fomentare le violenze in Iraq e, per la stessa motivazione, anche contro altri tre cittadini iracheni in esilio in Siria e in Iran. Il generale nel mirino degli USA, si legge in una nota del Dipartimento del tesoro americano, è Ahmed Foruzandeh, accusato dell’assassinio di alti funzionari iracheni e di dirigere personalmente tutte le operazioni terroristiche condotte cntro le forze armate americane in Iraq. Cos’è la brigata Qods? Non solo un corpo d’elite militare iraniano, una delle cinque sottodivisioni dei pasdaran, ma anche una lobby affaristica che controlla vasti settori dell’economia iraniana ed in particolare le banche, attraverso le quali finanziano non solo il terrorismo, ma anche la attività nucleari del paese. Anche Al Zawra, una emittente televisiva siriana è stata posta sotto accusa. Stuart Levey, vice segretario del Dipartimento del Tesoro con delega al terrorismo e all’intelligence finanziaria si è scagliato contro Siria e Iran che starebbero ” fomentando violenza e distruzione in Iraq. L’Iran addestra, finanzia e fornisce armi a gruppi sciiti estremisti, mentre la Siria offre un rifugio sicuro a ribelli sunniti” Le sanzioni prevedono il congelamento di tutti i beni appartenenti ai gruppi e alle persone inserite nella lista e vieta tutte le transazioni tra loro e società o cittadini americani.