Varato il Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro

Adria Pocek

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera definitivo al decreto legislativo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. All’annuncio, che è stato dato dal ministro della salute, Livia Turco, hanno fatto seguito a cascata diverse dichiarazioni, del Governo e dei sindacati.

”Ce l’abbiamo fatta. Non era scontato”. Così il ministro del lavoro, Cesare Damiano, ha commentato l’approvazione definitiva del decreto legislativo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro da parte del Consiglio dei Ministri in attuazione dell’art. 1 della legge 3 agosto n. 123. Dopo 30 anni il Paese può oggi fare riferimento alla ‘nuova 626’.

”E’ stato fatto un lavoro straordinario – ha proseguito Damiano – che anticipa di due mesi la scadenza della delega. Un atto dovuto al Paese, sul quale abbiamo cercato le più larghe convergenze tra le forze sociali e politiche”. Il testo, licenziato oggi dal CdM, è ”tra i più avanzati della legislazione europea. Il punto ora è applicare queste leggi molto avanzate”. 

”Dopo trent’anni finalmente un Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro, realizzato grazie all’impegno dei Ministeri del Lavoro, della Salute e della Giustizia, alla collaborazione delle Regioni e al contributo costruttivo delle parti sociali”. E’ quanto hanno dichiarato con una nota i Sottosegretari Antonio Montagnino e Gian Paolo Patta. ”Siamo consapevoli che una buona legge non è sufficiente a far cessare l’inaccettabile catena di incidenti e morti sul lavoro, siamo però convinti – prosegue la nota – che questa legge porterà risultati positivi perchè inciderà sulla diffusione della cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e sulla costruzione di una coscienza collettiva fondata sul rispetto delle regole. Abbiamo scelto di puntare, per contrastare efficacemente gli incidenti sul lavoro, sulla prevenzione, sulla formazione e sull’informazione, oltre che sul coordinamento dell’attività di vigilanza che ha rappresentato in passato uno dei nodi di maggiore criticità”.

”Ci siamo impegnati – aggiungono ancora Montagnino e Patta – per realizzare il principale obiettivo dell’aumento e dell’estensione del livello di tutela dei lavoratori e di eliminazione per le imprese di elementi di distorsione della concorrenza. Occorreva infatti fare in modo che tutti i lavoratori e tutti i luoghi di lavoro fossero tutelati da condizioni di lavoro sicure e contemporaneamente che fossero create condizioni vantaggiose per le imprese che scelgono l’adeguamento agli adempimenti prescritti. Abbiamo tenuto conto delle indicazioni che in questi sei intensi mesi sono arrivate dalle organizzazioni sindacali e da quelle dei datori di lavoro. Ma abbiamo anche recepito molte delle importanti osservazioni contenute nei pareri delle Commissioni Lavoro di Camera e Senato, tra cui quella di un differimento dell’entrata in vigore per alcune disposizioni che prevedono nuovi adempimenti in materia di valutazione dei rischi e alcune rilevanti modifiche relative agli obblighi del committente in merito alla normativa sui cantieri temporanei e mobili. Siamo davvero soddisfatti – concludono i Sottosegretari – del risultato ottenuto. Abbiamo lavorato per consegnare al Paese un tassello fondamentale di un più ampio disegno realizzato da questo Governo, che ha consentito di riportare il lavoro al centro delle scelte politiche. Dopo due anni di intenso e incessante lavoro, il Testo Unico viene definitivamente deliberato dal Governo due mesi prima della scadenza dei nove mesi previsti dalla legge delega, con una accelerazione straordinaria di cui va dato il merito agli Uffici di Gabinetto, agli Uffici Legislativi e alle Direzioni competenti dei Ministeri interessati, che hanno svolto un lavoro di grande qualità con passione, professionalità e senso del dovere. Lasciamo una buona eredità. Ci auguriamo che il prossimo Parlamento, nel quale noi non saremo presenti, e il prossimo Governo, la valorizzino e proseguano nell’obiettivo di dare al lavoro sempre maggiore dignità, certezza, sicurezza”.