Verona, operazione “Hell’s Angels”

Tiziana Montalbano

 La Polizia di Verona  sta eseguendo oltre 20 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti degli affiliati al gruppo motociclistico denominato “Hell’s Angels” per i  reati di associazione a delinquere finalizzata a rapine, estorsioni, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato. Le indagini, condotte dala Squadra Mobile di Verona, Vicenza, Padova, Treviso, Roma, Milano, Torino, Trieste, Cuneo, La Spezia, Pordenone, Lucca, Pavia e Massa Carrara, sono state coordinate dal servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato mentre il Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia-Europol ha avviato le procedure per la localizzazione e cattura degli indagati residenti in Germania e Francia. Logisticamente veniva individuato il loro quartier generale presso un albergo cittadino dove soggiornavano in 140 che provvedevano, durante la loro permanenza nella struttura ricettiva ad assicurare dei continuativi servizi di vigilanza esterna, con loro adepti, nel ruolo di vere e proprie sentinelle. Per gli spostamenti sul territorio, avvenuti sempre in blocco, utilizzavano due pullman e sei furgoni.  Emblematica l’adozione di strumenti di difesa passiva e contenimento, come i paradenti, le conchiglie paragenitali, i giubbotti anti-sfondamento indossati, oltre all’armamentario costituito da aggressivi chimici in bombolette spray, noccoliere, cinghie e vari corpi contundenti quali cavalletti in ferro, transenne, bottiglie, pannelli divelti, che all’occorrenza diventavano per l’appunto vere e proprie  armi. Rinvenute e sequestrate armi da sparo clandestine del tipo della famigerata “penna-pistola” calibro 22, asce, spade, scimitarre ed aggressivi chimici. Durante l’operazione sono state anche perquisite le “club-house” di alcune città italiane, ossia i quartier-generali ove venivano pianificate, discusse e predisposte le loro attività illecite.