I finanzieri del Comando Provinciale di Como hanno eseguito dodici ordinanze di custodia cautelare e sequestri di beni mobili, immobili e conti correnti per circa 115 milioni di euro nell’ambito di una complessa attività d’indagine diretta dalla locale Procura della Repubblica in materia di repressione delle frodi fiscali transnazionali (cosiddette “frodi carosello”). Le indagini, avviate circa 2 anni fa, hanno interessato l’intero territorio nazionale con collegamenti in altri Paesi comunitari e con la Confederazione elvetica. L’attività sinora svolta ha permesso ai finanzieri lariani di ricostruire il sistema fraudolento escogitato dagli indagati nel biennio 2008/2010, messo in atto mediante l’emissione di fatture false da parte di società “cartiere” (così tecnicamente chiamate perché esistenti solo sulla carta) attestanti scambi commerciali di prodotti elettronici che venivano acquistati da operatori comunitari prima di essere rivenduti a soggetti beneficiari nazionali.Sono numerose le società coinvolte nell’imponente evasione, ubicate principalmente in Lombardia, Piemonte, Lazio e Campania.
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