Asaps: "Chi telefona guidando va a 300 km/h"

Adria Pocek

Quanti incidenti stradali sono addebitabili all’uso del telefonino senza viva voce o auricolare? E quanti quelli avvenuti mentre si stava telefonando col viva voce? Impossibile saperlo.

Uno dei pochi dati certi è che nel 2007 la sola Polizia Stradale ha accertato 46.850 infrazioni all’art.173 del Codice della Strada (+16% sulle 40.349 del 2006).

Secondo i dati elaborati dalla rivista “Il Centauro” dell’Asaps, l’associazione amici sostenitori della Polstrada, nei primi quattro mesi del 2008 la Stradale ha “interrotto” bruscamente 15.656 volte la telefonata non in regola col codice. Parlare al cellulare mentre si guida – spiega Asaps – dimezza le capacità attentive e cognitive del conducente e determina un rischio di incidente pari a quello che corre un soggetto con alcolemia pari a 1,0 g/l, ovvero quattro volte maggiore rispetto a una persona sobria.

“Per questo – scrive Il Centauro – vogliamo rimarcare che il cellulare, in qualunque forma utilizzato (compreso l’auricolare e il viva-voce), impegna comunque il cognitivo nella divisione dell’attenzione ed interferisce sempre con la sicurezza di guida. La legge, pur consentendo alcune forme d’uso meno impegnative, non è basata su opinioni, ma riflette un rischio obiettivo”. Calcolando che il tempo medio di reazione di una persona sia di un secondo, ne deriva che in quel secondo a 100 km/h percorreremo 28 metri prima di intuire un fattore di rischio sulla strada. Una banale risposta al telefonino o effettuare una chiamata con la ricerca di un numero (anche se memorizzato), comporta almeno altri due secondi di distrazione. Il tempo di reazione passerà perciò a tre secondi, tempo in cui si percorrono 84 metri. Insomma, è come viaggiare a 300 km/h.

Asaps propone perciò che si diano informazioni precise negli spot televisivi dei vari gestori sottolineando i pregi, ma anche le controindicazioni e i rischi dei telefonini, come si fa già per le medicine.