Carceri, Osapp: “Contratto non ripaga del sacrificio”

Tiziana Montalbano

 Concluse le trattative per il rinnovo del contratto nazionale per la Polizia Penitenziaria ma “non sarà certamente la soddisfazione economica a ripagarci del sacrificio di 44mila agenti”. Lo afferma il segretario generale dell’Osapp, Leo Beneduci, il quale sottolinea che “facendo un giro per le varie realtà locali, per i vari istituti penitenziari, ci si accorge che pensare a elevare il buono pasto, comunque un diritto strappato all’Amministrazione Penitenziaria, o concepire di ampliare la fruibilità dei permessi familiari, è cosa triste davanti alla magra consolazione di avere un ministro della Giustizia che non risolve i problemi alla radice”. Infatti, mentre il Guardasigilli “è intento a provare i braccialetti elettronici, iniziativa dispendiosa e fallimentare, nelle carceri si muore di lavoro – aggiunge Beneduci – tra aggressioni e suicidi il quadro è fosco, e non solo per chi è recluso a scontare la pena, ma soprattutto per chi è tenuto a salvaguardarne la sicurezza”.