Afghanistan, italiano morto in agguato talebani

red

Un italiano, un agente dei servizi segreti, è stato ucciso a Kabul nel corso di una sparatoria, dopo un attentato suicida contro un hotel che ha provocato almeno 17 vittime. L’italiano apparteneva all’Aise, il servizio di informazione per la sicurezza esterna. Il capo della polizia generale Abdul Rahman ha detto che l’italiano "un cliente del Park Residence, era in contatto telefonico con la polizia afghana poco dopo l’esplosione quando è stato ucciso a colpi di arma da fuoco dagli assalitori". L’attentato, che ha causato almeno 17 morti e 32 feriti, ha preso di mira il Safi Landmark Hotel, "dove sono alloggiati gli stranieri", ha annunciato un portavoce dei ribelli, Zabihullah Mujahid, sostenendo che all’attacco hanno preso parte cinque attentatori suicidi. La polizia ha confermato che uno degli attentatori si è fatto esplodere di fronte all’albergo, mentre altri due sono stati uccisi. Fra le vittime anche un francese e alcuni indiani. All’ospedale di Emergency sono stati medicati diciotto feriti di cui sei sono stati ricoverati per ustioni e ferite da pallottola e schegge. Un britannico ospite dell’albergo Safi Landmark a Kabul, Brian Briscombe, ha riferito alla Bbc di essersi svegliato tra vetri infranti e nel fumo. Dopo circa 30 minuti ha deciso di lasciare l’edificio: "Sono rimasto ferito ad una mano – ha raccontato l’uomo – e volevo farmi curare, ma un soldato ha iniziato a gridarmi contro, quasi mi ha sparato quando ha visto che avevo uno zaino. Pensava fossi un kamikaze! Per fortuna si è calmato e mi è stato permesso di lasciare la zona". Il corrispondente della Bbc sul posto, Martin Patience, ha riferito che le esplosioni si sono verificate in una zona frequentata abitualmente da stranieri. Secondo alcuni resoconti, anche il Park Residence Hotel, oltre al Safi Landmark, è stato attaccato: anche in questo caso si tratta di un hotel frequentato da stranieri. L’episodio, che mette fine ad un periodo di relativa calma nella capitale afghana dopo l’offensiva degli insorti del 18 gennaio scorso che ha provocato 12 morti, è avvenuto a pochi metri da un lussuoso edificio, che ospita l’hotel quattro stelle Safi Landmark ed il centro commerciale Kabul City Center, causando gravi danni. Il commando è entrato in azione verso le 6.30 (le 3 italiane) quando le strade erano deserte anche per la festività islamica del venerdì. Una prima fortissima esplosione, seguita da una seconda minore, ha fatto scattare l’allarme. Prima le tv, poi le fonti ufficiali, hanno fornito un bilancio di nove morti e 29 feriti. Secondo l’emittente privata Tolo Tv fra le vittime vi sono almeno quattro cittadini indiani e tre agenti di polizia. L’attentato è stato successivamente rivendicato per telefono da un portavoce dei talebani, secondo cui il commando che ha portato a termine l’operazione era composto da otto persone, una delle quali ha fatto saltare l’auto-bomba in cui si trovava. Non è ancora chiaro se la presenza di cittadini indiani fra le vittime sia da mettere in relazione con l’incontro avvenuto ieri a New Delhi fra delegazioni governative di India e Pakistan per cercare di riprendere un dialogo bilaterale interrotto dopo gli attentati di Mumbai del 2008.