Carceri, le migliori in Islanda

Paola Fusco
Le migliori carceri europee sono quelle islandesi: è il giudizio espresso da Mauro Palma, presidente del Comitato per la prevenzione della tortura (Cpt), in occasione della presentazione del rapporto annuale al Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa. ”Il sistema penitenziario in Islanda responsabilizza i detenuti attraverso diverse misure e concede loro spazi per condurre una vita normale”, spiega Palma aggiungendo che in questi penitenziari i detenuti possono vedere il mondo esterno. ” Quando si e’ in carcere e’ importante poter vedere un albero che cresce, ma in alcuni Paesi chi e’ in carcere non vede altro che mura di cemento per tutto il periodo della detenzione”, dice il presidente del Cpt. Queste accortezze come quelle di permettere ai detenuti di tenere i loro effetti e personalizzare la propria cella, secondo Palma, sono misure a costo zero e soprattutto non vanno a scapito della sicurezza, come dimostra il caso islandese. Spesso, dice Palma, si dimentica che ” la pena e’ la privazione della liberta’ e basta”, e che ogni misura di sicurezza che viene presa deve avere solo lo scopo di prevenire il crimine e deve essere giustificata. ” Sottoporre qualcuno a
una perquisizione corporale dopo ogni colloquio con i familiari quando questo avviene attraverso una parete divisoria non ha senso” sottolinea Palma.