Aggrediti tre poliziotti penitenziari: Sindacato Sappe chiede pene esemplari

Fabrizio d'Andrea

Tre poliziotti penitenziari sono stati aggrediti a calci e pugni da un detenuto straniero, che li accusava di comportamenti razzisti, all’ interno del carcere di Opera«Non posso che giudicare con estrema preoccupazione l’ennesima grave aggressione ad alcuni poliziotti penitenziari, avvenuta l’altro giorno nel carcere milanese di Opera. Un detenuto straniero, che già nel passato aveva posto in essere atti autolesionistici tentando di darsi fuoco con delle bombolette di gas, in un caso, e cucendosi la bocca e procurandosi tagli alle braccia in un altro, ha improvvisamente dato in escandescenza e si è scagliato contro 3 poliziotti penitenziari, fratturando un dito ad un nostro Ispettore. Durante una perquisizione, gli sono state rinvenuti addosso, abilmente occultate, degli psicofarmaci ed una lametta, che prima ha tentato di nascondere e poi di usare contro gli Agenti. Dopo aver gridato ai nostri agenti accuse farneticanti di razzismo e minacce varie, il detenuto si scagliava contro il nostro Personale con calci e pugni, fratturando appunto il dito al collega Ispettore. Noi intendiamo, per prima cosa, esprimere tutta la nostra vicinanza e solidarietà ai colleghi feriti, improvvisamente e violentemente aggrediti dal detenuto. Tutto questo è gravissimo ed inaccettabile, tanto più che si tratta dell’ennesima aggressione avvenuta a danno di appartenenti alla Polizia penitenziaria. Bisogna contrastare con fermezza questa ingiustificata violenza in danno dei rappresentati dello Stato in carcere e punire con pene esemplari chi li commette. Servono provvedimenti veramente punitivi per i detenuti che in carcere aggrediscono gli agenti o provocano risse: mi riferiscono alla necessità di introdurre un efficace isolamento giudiziario ed una esclusione dalle attività in comune che punisca i comportamenti violenti». E’ quanto dichiara Donato CAPECE, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, la prima e più rappresentativa Organizzazione dei Baschi Azzurri, a commento del grave episodio accaduto nel carcere milanese di Opera.Aggiunge Capece: «Opera patisce una gravissima situazione deficitaria per quanto riguarda gli organici del Personale di Polizia Penitenziaria: mancano infatti, ben 210 poliziotti dagli organici del Reparto! I detenuti, invece, aumentano ogni giorno di più. Nel carcere milanese, in cui 973 sono i posti letto regolamentari, le presenze sono ben oltre le 1.320 unità: uno su quattro è straniero. Proprio il fatto che spesso le criticità in carcere sono determinate e causate da detenuti stranieri dovrebbe fare seriamente riflettere le Autorità competenti. Si recuperi il tempo perso su questa significativa criticità penitenziaria e si avviino rapidamente le trattative con i Paesi esteri da cui provengono i detenuti – a partire proprio da Romania, Tunisia, Marocco, Algeria, Albania, Nigeria – affinchè scontino la pena nei penitenziari dei Paesi d’origine».