Blitz alla Diaz, De Gennaro respinge ogni addebito

Adria Pocek

Interrogato ieri per quasi quattro ore al Palazzo di Giustizia di Genova, Gianni De Gennaro ha respinto ogni addebito. L’ex capo della Polizia e attuale capo di gabinetto del ministero dell’Interno è indagato per concorso in falsa testimonianza assieme a Francesco Colucci, ex questore di Genova, nell’ambito dell’inchiesta sull’irruzione dei poliziotti alla Diaz durante il G8 del 2001. Secondo quanto riferito dallo stesso procuratore Mario Morisano “il dottor De Gennaro è stato molto collaborativo e ha risposto a tutte le nostre domande sostenendo di non aver commesso il possibile reato e di non aver mai chiesto a Colucci di modificare le sue dichiarazioni”. Durante l’interrogatorio in procura l’ex capo della Polizia ha ribadito che non venne da lui la disposizione al direttore delle relazioni esterne del dipartimento della PS, presente in quei giorni a Genova, di avvertire la stampa. Una precisazione motivata da precedenti dichiarazioni del questore di Genova il quale aveva detto di aver avvertito il portavoce su indicazione di De Gennaro. La circostanza alla quale i giudici hanno rivolto attenzione, pur essendo marginale, riveste un interesse perché potrebbe contribuire a chiarire se il capo della Polizia fosse stato messo a conoscenza dalle autorità locali di pubblica sicurezza delle fasi che precedettero l’operazione alla Diaz.