Camorra, un pool di 007 contro il clan dei Casalesi

Paola Fusco

Dopo l’omicidio di Michele Orsi, l’imprenditore collaboratore di giustizia freddato domenica scorsa a Casal di Principe, è intervenuto il capo della Polizia Antonio Manganelli, che ha annunciato: “Arriverà a Casale un pool di 007 antimafia selezionati per quel territorio, presidieremo le strade 24 ore su 24”. Manganelli ha parlato anche della “strategia dei Casalesi”, che ha nel mirino pentiti e testimoni di giustizia. “Sono stato tra i cittadini onesti di Casale – ha dichiarato – lì c’è tanta gente che attende il riscatto. Lo Stato sta assediando da tempo i loro sacrari, ora deve andare fino in fondo con la massima determinazione. Il vicecapo della Polizia e direttore della Criminalpol, il prefetto Nicola Cavaliere, già dalle prime ore di ieri ha dunque predisposto l’arrivo in zona di un team composto da ispettori e agenti veterani della lotta alla criminalità organizzata guidati da un dirigente, profondo conoscitore del territorio, che avrà come sede uno stabile sequestrato al clan dei Casalesi. Lo stesso vicecapo della Polizia ha preso contatti anche con il Comando Generale dei Carabinieri al fine di coordinare al meglio le forze inviate dall’Arma ad integrazione dei reparti territoriali. Inoltre, con il direttore della Direzione Anticrimine Centrale, Franco Gratteri e la presenza sul posto, già nella mattinata di oggi, del Direttore del Servizio Centrale Operativo, Gilberto Caldarozzi, Cavaliere sta organizzando le attività del gruppo operativo anche sotto l’aspetto logistico.                   
Intanto al Viminale si apre anche un fronte di indagine sulla mancata protezione per Michele Orsi, circostanza che avrebbe facilitato il lavoro dei killer. Il sottosegretario agli Interni, Alfredo Mantovano, si è affrettato a precisare: “È vero che manca il decreto per la ricostituzione della Commissione per i programmi di protezione, ma questo non può aver inciso sulla vicenda perché il prefetto, su richiesta della magistratura, può comunque avviare misure urgenti di protezione, anticipando l’ingresso nel programma vero e proprio. In ogni caso accerteremo scrupolosamente se per Orsi tale richiesta era stata avanzata”.