Capece (SAPPE): "Trasmissione tv denuncia inadempienze classe politica e amministrazione penitenziaria"

Roberto Imbastaro

Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, ha dichiarato riguardo alla puntata di Report sul lavoro in carcere e misure alternative alla detenzione andata in onda ieri sera, che “la trasmissione ha messo in luce che “Il Re è nudo”, ossia che il carcere così com’è concepito, in Italia, non serve a  nulla. Sono decenni che diciamo che il carcere dovrebbe preparare i detenuti a rientrare in società seguendo un percorso di legalità. I dati dicono che chi sconta la pena lavorando ha una percentuale di recidiva molto bassa. Il SAPPE è da sempre favorevole alle attività lavorative dei detenuti svolte fuori dalle mura carcerarie, tenuto anche conto che il condannato che espia la pena in carcere ha un tasso di recidiva del 68,4% contro il 19% di chi ha fruito misure alternative e addirittura l’1% di chi è inserito nel circuito produttivo. Ma a lavorare in carcere, lo ha messo bene in evidenza Report, è una percentuale marginale di detenuti. E classe politica e dirigenza dell’Amministrazione Penitenziaria hanno grandi responsabilità su tali gravi inadempienze”.