Carceri: firmata l’intesa con la Regione Veneto

redazione

Il Commissario delegato per il Piano carceri, Franco Ionta, e il Vice Presidente della Regione Veneto, Marino Zorzato – su delega del presidente Luca Zaia – hanno siglato oggi l’Intesa istituzionale per la localizzazione delle aree destinate alla realizzazione delle nuove infrastrutture carcerarie nel territorio veneto. L’Intesa, firmata nella sede del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria a Roma, prevede la realizzazione di un istituto penitenziario, con una capienza di 450 detenuti, a Venezia e di un padiglione detentivo di 200 posti a Vicenza. Le strutture saranno edificate in tempi rapidi secondo le disposizioni urgenti per la realizzazione di istituti penitenziari (legge 26 febbraio 2010, n. 26) stabilite per il Piano carceri.

Il nuovo carcere di Venezia, che costerà circa 40,5 milioni di euro, sorgerà su un’area demaniale di oltre 9 ettari, in località Campalto, che attualmente risulta in uso alla Difesa come spazio adibito a stivaggio e deposito. Il sito, individuato dalla Regione Veneto d’intesa con il Comune di Venezia dopo un’attenta indagine sul complesso territorio della città lagunare, è conforme dal punto di vista geologico e adatto anche dal punto di vista infrastrutturale, vicino all’uscita autostradale, funzionale alla traduzione dei detenuti e all’accesso di parenti, legali e personale giudiziario.

Il padiglione che amplierà l’attuale struttura di Vicenza avrà un costo di circa 11 milioni di euro e insisterà su un’area di 3900 metri quadrati.

In Veneto sono presenti 10 istituti penitenziari dove vivono oltre 3300 detenuti (dati del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria aggiornati al 30 novembre): “il sovraffollamento – ha commentato il Commissario delegato per il Piano carceri, Franco Ionta – determina condizioni di vita che non rispettano la dignità dei detenuti e non permettono di avviare tutte le attività di riabilitazione fondamentali per il reinserimento di queste persone. La nuova struttura di Venezia e il nuovo padiglione di Vicenza, che assicureranno 650 nuovi posti detentivi al sistema penitenziario veneto, sono la necessaria risposta a questa emergenza. Ma le opere di edilizia carceraria sono solo un tassello di un Piano, che prevede anche misure deflattive alla carcerazione e l’assunzione di agenti di polizia penitenziaria, predisposto dal Governo con l’obiettivo di operare una transizione dall’emergenza cronica alla stabilizzazione del sistema penitenziario”.

“Siamo soddisfatti del rapporto di collaborazione instaurato con la Regione Veneto. Il Piano procede, quindi, nei tempi prefissati. Nei primi mesi dell’anno – ha concluso Franco Ionta – sarà pronto il bando di gara concorrenziale per la realizzazione delle opere”.

“La funzione del carcere – ha commentato da parte sua il vicepresidente veneto Zorzato – non è o non dovrebbe essere solo detentiva, ma tendenzialmente rieducativa e in questi termini assume un ruolo da caposaldo avanzato sul piano del reinserimento dei detenuti e, a cascata, della tutela della sicurezza sociale. L’intesa firmata oggi ribadisce l’attenzione della Giunta Regionale nei confronti dei detenuti, concretizzata attraverso specifiche azioni realizzate in questi anni all’interno delle carceri venete in accordo con il Ministero della Giustizia. Avere strutture adeguate e dignitose per i detenuti non può quindi che rafforzare la finalità rieducativa della pena e contribuire in modo più efficace anche alla sicurezza della società”.