Contraffazione, smantellato laboratorio cinese

Tiziana Montalbano

  In seguito a una serie di controlli, i finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Milano hanno individuato alcuni soggetti di etnia cinese con precedenti specifici che avevano preso in affitto alcuni locali industriali in zona Quarto Oggiaro. Le investigazioni hanno permesso di individuare un laboratorio tessile dedito alla produzione di capi contraffatti da immettere nel circuito commerciale milanese. Sono quindi scattate le perquisizioni e i sequestri: oltre 12.000 giubbotti e accessori di note marche (Moncler, Refrigiwear). Tre i soggetti cinesi denunciati che, con la nuova normativa in materia di contraffazione in vigore dal 15 agosto scorso, rischiano fino a sei anni di carcere. Dall’analisi della documentazione rinvenuta durante le perquisizioni le Fiamme gialle hanno anche individuato, nelle vicinanze del laboratorio, un sito di stoccaggio del materiale contraffatto, dove sono state rinvenute altre centinaia di capi di alta gamma contraffatti. L’operazione ha inoltre portato alla scoperta di un nuovo modo di fare contraffazione: il laboratorio curava infatti tutte le fasi, dalla lavorazione dei capi (nel laboratorio sono state sottoposte a sequestro anche 13 cucitrici industriali) a quella di stoccaggio e commercializzazione nel capoluogo meneghino.