Forestale: a Rovigo sequestra selvaggina vietata

Roberto Imbastaro

A poche ore dal sequestro effettuato nell’ambito dell’operazione denominata “Woodcock” in un ristorante della Capitale, il Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Rovigo ha convalidato il sequestro penale di selvaggina congelata cacciata ed importata dalla Scozia, che è stato eseguito d’iniziativa dal Comando Stazione di Rovigo del Corpo forestale dello Stato.

Si tratta di 1.157 capi di beccaccia (Scolopax rusticola), 200 capi di moretta (Aythya fuligula), 37 capi di fischione (Anas penelope), 6 capi di alzavola (Anas crecca) e 120 capi di specie in corso di identificazione.

L’accertamento risale a qualche giorno fa quando, presso il deposito aziendale di una ditta del comune di Occhiobello che opera nel settore alimentare, sono stati ritrovati numerosi esemplari di selvaggina destinata ad essere distribuita a ristoranti di tutta Italia. In particolare, la ditta veneta è la stessa che aveva rifornito il ristorante romano presso il quale sono stati eseguiti i sequestri dei giorni scorsi.

In seguito ad una recente modifica della legge sulla caccia, il divieto di vendere, detenere per vendere, trasportare per vendere, acquistare uccelli vivi o morti o loro parti è stato esteso anche alla fauna importata dall’estero appartenente a tutte le specie di uccelli viventi naturalmente allo stato selvatico nel territorio europeo.

Durante l’accertamento è stata anche acquisita documentazione relativa alla provenienza e destinazione della fauna. Questo consentirà di sviluppare ulteriormente le indagini sull’intera filiera.