G8, 15 mld per la sicurezza alimentare

Paola Fusco
Un piano da 15 miliardi di dollari per garantire l’accesso al cibo. Al vertice che si apre oggi all’Aquila, gli Otto grandi affronteranno anche il tema della sicurezza alimentare e, secondo fonti che hanno visionato una bozza della dichiarazione finale, tratteranno su una cifra va dai 12 ai 15 miliardi. Gia’ al G8 Sviluppo di Roma (il 12 giugno scorso), il delegato degli Stati Uniti aveva annunciato l’ istituzione di un "fondo speciale" per la sicurezza alimentare che avrebbe fatto "da traino per gli altri partner
internazionali". Gli Usa hanno parlato di uno stanziamento di circa 4 miliardi nel corso di quattro anni. Per mitigare gli effetti della crisi finanziaria globale sulle economie dei Paesi poveri, i leader degli Stati industrializzati si impegnano a sostenere un’ agricoltura "sostenibile" che faccia i conti con una gestione "piu’ attenta" delle risorse naturali e possa essere veicolata tramite un accesso ai mercati con meno barriere per i prodotti che arrivano dal sud del mondo. Due i punti "nebulosi e poco chiari" del documento che preoccupano maggiormente la societa’ civile: la ‘ natura’ stessa dei fondi (saranno risorse ‘ fresche’ o si trattera’ di smistare in un altro modo l’ Aiuto pubblico allo sviluppo?); la gestione (la bozza parla della Banca Mondiale o di altre istituzioni finanziarie). In questo secondo caso, hanno riferito da Oxfam-Ucodep -interpellate dall’ AGI- "e’ importante che si tratti di un meccanismo partecipativo e trasparente che includa anche i Paesi interessati". Sette i principi sui cui lavorare secondo gli Usa per un "nuovo approccio globale all’ agricoltura" che la renda "sostenibile" nelle aree rurali di tutto il mondo. Di inizia dall’ incrementare la produttivita’ allargando l’ accesso a sementi di qualita’ e fertilizzanti. E poi: migliorare strade, mezzi di trasporto e di lavorazione dei prodotti nei Paesi poveri cosi’ far sviluppare i mercati locali; gestire in modo "attento" le risorse naturali; investire nella ricerca e nello sviluppo; favorire l’ accesso al mercato mondiale dei prodotti dei piccoli agricoltori; investire e gestire in modo "trasparente" le politiche sull’ agricoltura; sostenere con incentivi le donne e le famiglie.