GdF arresta "nonna usuraia"

Gian Luca Berruti

   Un’apparentemente tranquilla casalinga sessantenne è stata arrestata dai finanzieri del Comando Provinciale di Napoli per la sua attività usuraria a danno di privati cittadini dell’hinterland partenopeo.La donna, secondo quanto accertato dagli investigatori delle Fiamme Gialle, contattava le sue vittime presso una sala bingo proponendo agli avventori in difficoltà economiche piccoli prestiti che, però, arrivavano a prevedere tassi d’interesse insostenibili pari al 600%.L’attempata usuraia avvicinava le sue vittime con fare discreto e gentile, si mostrava comprensiva e disponibile con gli interlocutori, nonché sempre pronta ad elargire piccole somme di denaro “per arrivare a fine mese”, da restituire a tempo debito, ovviamente maggiorate d’interessi a tre cifre.Le indagini sono scattate dopo una denuncia presentata alla Guardia di Finanza di Casalnuovo (NA) e si sono successivamente sviluppate anche con l’ausilio di intercettazioni telefoniche.Proprio durante queste conversazioni la donna si dimostrava sempre molto accorta, limitando le comunicazioni via telefono allo stretto essenziale e, soprattutto, chiamando il denaro prestato con nomi in codice come “bottiglie di vino” e “damigiane”.In codice – ma comunque molto eloquenti – erano anche le parole che l’usuraia rivolgeva alle proprie vittime in ritardo con scadenze e restituzioni di debiti sempre più insopportabili.  La donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari e dovrà ora rispondere, oltre che del reato di usura, anche di quello di tentata estorsione.