GdF: Livorno, 200 kg. di cocaina scovati in porto in mezzo a materiale cinematografico

Giuseppe Magliocco

Sembrava innocuo materiale tecnico destinato a un set cinematografico in Spagna, ma all’interno di quei borsoni che formalmente avrebbero dovuto contenere cavalletti, sfondi, fari e altre attrezzature di scena, si nascondevano invece 2 quintali di cocaina suddivisi in 200 panetti.
È questo il risultato conseguito dai finanzieri del Comando Provinciale di Livorno i quali, in collaborazione con il personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno scovato il carico di droga all’interno di un container proveniente dal San Antonio (Cile).
Come spesso avviene in questi casi, sono state le c.d. “analisi di rischio”, ovvero un complesso incrocio di dati, documenti ed informazioni varie, ad aver permesso di individuare il container sospetto tra le altre migliaia provenienti dal Sudamerica che transitano ogni mese dal porto labronico.
Si tratta dunque di attività che si rendono assolutamente necessarie, sia perché i trafficanti cambiano spesso i porti di approdo o di scalo presso i quali fanno arrivare i loro carichi di droga, sia perché con le stesse si riescono ad intercettare anche altri traffici illeciti come quelli delle merci di contrabbando o dei marchi contraffatti.
L’esperienza operativa dei finanzieri che talvolta riescono a scorgere dei piccoli dettagli sui documenti, sulla composizione del carico e persino sulla struttura dei container, l’utilizzo di particolari apparecchiature a raggi X nonché l’insostituibile apporto delle unità cinofile della GDF, sono poi gli altri fattori che rendono i porti italiani sempre molto “rischiosi” per chi organizza traffici di questo genere.
Quest’ultimo carico di coca finito nella rete dei controlli, secondo gli investigatori, ha un valore di partenza pari a 7 milioni di euro ma, una volta “tagliato” e immesso sulle piazze clandestine dello spaccio, ne avrebbe fruttato ai trafficanti almeno 45.
Sotto la direzione della locale Procura della Repubblica, le indagini stanno comunque proseguendo per individuare i responsabili della spedizione nonché l’effettivo punto di destinazione dello stupefacente.