Il Corpo forestale dello Stato parteciperà all’ European Freeride Festival, la grande manifestazione aperta a tutti, che si terrà a Livigno dal 31 Gennaio al 4 Febbraio, per parlare della prevenzione e della sicurezza in montagna. All’evento interverranno atleti navigati, curiosi alla prima esperienza e tanti appassionati di neve fresca. Il Corpo forestale sarà presente sul posto sia con personale Meteomont altamente specializzato in attività di monitoraggio meteonivometrico e stabilità del manto nevoso, per supportare le attività di monitoraggio e previsione del pericolo neve e valanghe (www.meteomont.org) sia con un elicottero in configurazione di elisoccorso in montagna innevata (verricello, pattini da neve, specialista, tecnico e piloti) che potrà intervenire immediatamente in caso di incidenti e quindi elitrasportare eventuali infortunati. Tutti gli appassionati della neve, almeno una volta e magari per pochissimi metri, provano, infatti, a scendere sulla neve fresca diventando così, inconsapevolmente “Freeride”.
In Italia il fuori pista è vietato nell’ambito dei comprensori sciistici. Al di fuori delle piste battute, in territorio aperto in alta quota e in zone non controllate è consentito l’escursionismo in ambiente innevato con gli sci, con le ciaspole, sci-alpinismo, freeride e snoboard, purchè svolto in condizioni di sicurezza per sé e per gli altri, rispettando poche ma fondamentali regole di comportamento, tra queste la consultazione e la corretta interpretazione del bollettino neve e valanghe. Quando il bollettino Meteomont presenta una grado di pericolo pari a 4 o a 5 si sconsiglia qualsiasi tipo di uscita, mentre quando è di grado inferiore si consiglia l’uscita valutando attentamente le condizioni di stabilità del manto nevoso per ogni singolo pendio da impegnare. Per questo bisogna avere un’ottima capacità di valutazione e di conoscenza del territorio, esperienza e tanto buon senso. Portare con sé l’ARVA, muoversi il più possibile lungo le creste e le dorsali, utilizzando i punti sicuri del terreno, come le rocce, i tratti pianeggianti o gli alberi.
Evitare le zone sottovento e dominate da cornici, nel caso di condizioni di accentuata instabilità del manto nevoso, non avventurarsi su pendii con inclinazione superiore a 30 gradi ed evitare assolutamente l’attraversamento di zone sospette che confluiscono in crepacci, salti di roccia, pietraie affioranti o altre insidie. Il Servizio Meteomont, garantito dal Corpo forestale dello Stato e dal Comando delle Truppe Alpine, con la collaborazione del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare, consente, quindi, agli sciatori e ai turisti di conoscere nel dettaglio e in tempo reale, le condizioni del manto nevoso e decidere se esistono o meno le condizioni di sicurezza per un’escursione. Si ricorda, pertanto, che domani su gran parte dell’Arco Alpino il pericolo valanghe è MARCATO, soprattutto in Trentino, Lombardia, Valle d’Aosta, Piemonte e Friuli Venezia Giulia.