Il cuore di ITER batte a Frascati

Massimo Scambelluri

Nei Laboratori dell’ENEA di Frascati è stato completato un esperimento sulla fusione nucleare commissionato dai progettisti della macchina ITER che sarà il più grande prototipo per la fusione nucleare. L’esperimento ha consentito di confermare la validità del progetto. Quando in ITER verranno prodotti 500 MW di fusione, i neutroni generati depositeranno l’80% di tale potenza nei componenti che circondano la camera di reazione che devono, pertanto, essere progettati in modo tale da proteggere completamente i superconduttori mantenuti a temperatura vicina allo zero assoluto.

Un prototipo del sistema (oltre un metro di spessore) che comprende il mantello, il vessel e i magneti superconduttori è stato realizzato e irraggiato con il Generatore di Neutroni del Centro ENEA di Frascati. Il  debolissimo riscaldamento di origine nucleare risultante nei materiali superconduttori è stato misurato mediante dosimetri ad alta sensibilità, opportunamente calibrati, e confrontato con le previsioni ottenute con calcoli numerici. Grazie alla accuratezza delle misure e dei calcoli è stato possibile confermare che i calcoli di progetto forniscono risultati corretti entro un’incertezza totale inferiore al 10%.

Il Generatore di Neutroni di Frascati è uno dei pochissimi impianti di generazione di neutroni di intensità medio-alta disponibili al mondo per la ricerca sulla fusione, ed è tuttora la facility di riferimento in Europa. A partire dal 1992, a Frascati sono stati condotti numerosi esperimenti su prototipi di componenti che costituiscono oggi il data base sperimentale per la procedura  autorizzativa alla realizzazione di ITER.