In Messico la città più pericolosa del mondo

Paola Fusco

 La città messicana di Ciudad Juarez, posta al confine con gli Stati Uniti, è la più pericolosa al mondo, davanti a Caracas, capitale del Venezuela, e New Orleans, negli Stati Uniti. Lo afferma un rapporto di una Ong messicana, il Citizen’s Council for Public Security CCSP). La città di 1,4 milioni di abitanti, situata di fronte a El Paso (Texas), ha registrato nel 2008 “130 omicidi ogni centomila abitanti”, davanti a Caracas, con 96, e New Orleans, con 95, stando al rapporto del Ccsp, organizzazione che raccoglie rappresentanti di diverse associazioni, soprattutto nel campo della difesa delle vittime di delitti. Un’altra città messicana arriva in quarta posizione: Tijuana, anch’essa alla frontiera americana, di fronte a San Diego (California), con “73 omicidi ogni centomila abitanti”. Un triste primato che in parte si spiega con il fatto che alla frontiera messicana con gli Usa si concentrano gli scontri fra i cartelli della droga per il controllo dei traffici verso il mercato americano, primo cliente mondiale della cocaina. Questa vera e propria guerra ha fatto in Messico più di diecimila morti dal primo gennaio 2008, nonostante lo spiegamento di 36 mila soldati e agenti di polizia in tutto il paese. Il traffico di stupefacenti verso gli Stati Uniti genera guadagni annuali di 63 miliardi di dollari. Lo ha affermato il ministro messicano della sicurezza pubblica Genaro Garcia Luna. Un chilogrammo di cocaina si vende circa cinquanta volte più caro negli Stati Uniti e in Europa che in Colombia o in Messico, ha sottolineato il ministro. Dando un’occhiata al resto della classifica, Tijuana è seguita da Città del Capo, in Sudafrica, che ha registrato 62 omicidi ogni centomila abitanti, da San Salvador, capitale del Salvador (49), e da Medellin, in Colombia (45), classificatasi alla pari con la statunitense Baltimora. Baghdad, la capitale irachena, si piazza solo in decima posizione, con 40 omicidi ogni centomila abitanti.