Maroni, cambiare legge Forze dell’Ordine

Paola Fusco

 ”La legge 121 del 1981 di riforma delle forze dell’Ordine, fra due anni ne compie 30: occorre
metterci mano non per stravolgerla ma per attualizzarla”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, nel suo intervento alla cerimonia di chiusura dell’anno accademico della Scuola perfezionamento delle Forze di polizia. Quel modello, ha spiegato Maroni, ”è stato disegnato nel 1981, quando c’era un altro modo e altri problemi: serve dunque rivedere la legge per renderla attuale ed efficiente: è il compito che ci accingiamo a fare nei prossimi mesi, chiamando tutti coloro che sono coinvolti per sviluppare idee e realizzare una proposta di aggiornamento”. L’obiettivo, ha concluso, ” è arrivare al trentesimo anniversario della 121 con una nuova legge”. Il Ministro è poi intervenuto sul ddl che introduce le cosiddette “ronde”: “Sarà approvato dal Senato la prossima settimana e subito dopo sarà licenziato il decreto attuativo, già pronto” ha spiegato “da allora non saranno ammissibili pistoleros o Rambo. Oggi chiunque può mettersi un berretto in testa e girare per le strade della città; ciò non sara’ possibile con il provvedimento che regolamentera’ l’ attivita’ della partecipazione di associazioni di cittadini alla sicurezza urbana, che prevede una procedura rigida per cui e’ il sindaco che decide se la ronda serve e informa poi il prefetto che riunisce il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza per stabilire il piano d’ azione. Alle ronde” ha aggiunto “possono partecipare non singoli cittadini, ma associazioni che vengano valutate e necessitano di requisiti molto chiari. I sindaci potranno avvalersi in primo luogo di associazioni di ex poliziotti, carabinieri o appartenenti alle forze armate, e i cittadini che vorranno partecipare dovranno svolgere un corso di formazione”. Le ronde, ha proseguito il Ministro, ” diventeranno cosi’ gli occhi e le orecchie delle forze dell’ ordine, con il compito di segnalare situazioni di rischio e, in piu’, di fare prima assistenza quando c’e’ bisogno”.