Minori sicuri in rete

Paola Fusco
"Parla con i tuoi genitori della tua navigazione in internet", "Se nella tua casella di posta ricevi
messaggi da sconosciuti non aprirli mai e, soprattutto, non aprire gli allegati", "Se uno sconosciuto ti chiede informazioni personali non rispondere e parlane subito con mamma e papà": sono alcune delle indicazioni contenute nel decalogo a fumetti per navigare sicuri presentato oggi da Telecom Italia in collaborazione con Save the children e Fondazione movimento bambino. Un’iniziativa per sensibilizzare minori e genitori a un uso consapevole del web, che ha come testimonial Geronimo Stilton e il velista Giovanni Soldini ed è articolata in progetti specifici dedicati ai diversi
interlocutori. Per i bambini tra i 6 e i 10 anni è stata ideata un’area web in cui è possibile trovare, oltre al decalogo, semplici definizioni dei termini tecnici più diffusi su internet. Per i ragazzi tra i 10 e i 18 anni è prevista una sezione news e un calendario di incontri che si svolgeranno per tutto il 2010 nelle scuole medie e superiori. Infine, per sostenere i genitori, il nuovo sito www.navigaresicuri.org
propone un servizio interattivo attraverso il quale confrontarsi con personale specializzato, oltre ai riferimenti del numero verde "Telefono genitori" gestito dalla Fondazione movimento bambino. Il progetto, collegato alla prossima impresa velica di Giovanni Soldini, che domenica partirà dalle
coste francesi alla volta del Messico per affrontare la prima "Solidaire du chocolat", vuole essere un primo passo per affrontare il problema sempre piu’ pressante della sicurezza dei minori sul web.
Secondo i dati dell’osservatorio della Fondazione movimento bambini, su 100 ragazzi tra gli 8 e i 13 anni che usano il cellulare per navigare su internet, il 16% si imbatte in siti violenti, il 5% in pagine dal contenuto razzista, mentre un altro 12% in materiale pornografico. Inoltre il 16% viene
contattato da adulti sconosciuti perché forniscano dati personali. Proprio per proseguire su questa strada Telecom è al lavoro con il ministero dell’Istruzione per un accordo che coinvolga anche gli altri operatori.