Quote latte, l’Italia chiede aumento di 1 milione di tonnellate

Fabrizio D'Andrea

Il ministro delle politiche agricole e alimentari Luca Zaia ha chiesto all’Unione Europea un aumento di un milione di tonnellate della quota di produzione italiana di latte. Zaia è giunto oggi a Bruxelles per il primo round dei negoziati ministeriali sulla revisione della Politica agricola comune (Pac), di cui uno dei punti principali e più sensibili per l’Italia è la riforma del settore del latte. 

Ogni anno l’
Italia supera la quota nazionale di latte per circa 600.000 tonnellate – ha sostenuto il Ministro Zaia – anche la campagna lattiera 2008 non sfuggirà a questo surplus con il suo carico di multe da versare alle casse europee che varia tra 140 e 200 milioni di euro. Dal prossimo primo aprile quindi, con l’avvio della campagna lattiera nella Ue, Zaia chiede un forte aumento della quota italiana per coprire integralmente le eccedenze attuali ed un piccolo margine per dare la possibilità alle aziende di crescere.

Successivamente dovrebbero essere introdotte delle piccole quote di aggiustamento per arrivare ad un quantitativo di circa un milione di tonnellate, da aggiungere alla quota nazionale attuale di 10,5 milioni.

Nel frattempo oggi, a Roma, si è aperto alla Fao il primo forum internazionale sulle pratiche di benessere animale, un incontro tra esperti per delineare un modello di buone pratiche per l’ allevamento. L’obiettivo è combattere l’allevamento intensivo del bestiame e proporre un modello sostenibile. Con questo obiettivo  La produzione di carne nel mondo nei prossimi anni è destinata a crescere e ad arrivare, nel 2015, a 300 milioni di tonnellate, dai 218 milioni di tonnellate prodotti nel 1999. E a crescere sarà anche lo sfruttamento intensivo degli allevamenti, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, con conseguenze sul benessere animale. Aspetto di grande rilevanza in Europa, dove è considerato un fattore di qualità ma ancora ignorato in molte zone del mondo.