Sicilia: in strada contro il pizzo e l’usura

Paola Fusco

Una nuova iniziativa viene messa in strada contro il pizzo e l’usura. Dopo l’apertura dei nove sportelli antiracket (uno per ogni capoluogo di provincia) lo scorso settembre, la regione Sicilia propone ora un’attività di sensibilizzazione e informazione direttamente sul campo. È stato presentato a Palermo, in piazza Politeama, il camper antiracket e antiusura che da domani sosterà nelle principali strade e piazze dei capoluoghi di provincia dell’isola. Istituzioni e società civile si uniscono insieme per un unico obiettivo: "no racket, no usura" come è scritto sulla fiancata del camper. Si realizza così anche l’idea del questore di Palermo, Alessandro Marangoni, che ha detto ai cronisti: "Non basta più il solo lavoro di squadra; bisogna fare sistema”. Un sistema che "va verso la gente, per proteggerla, per accompagnarla nel percorso per la conquista della civiltà e in cui ogni squadra rappresenta un anello della catena". I rappresentanti dell’Associazione antiracket “Libero Futuro” che partecipano all’iniziativa, effettueranno visite porta a porta, distribuendo depliant, fornendo informazioni sulle leggi antiracket e illustrando i molteplici vantaggi di una impresa libera dall’imposizione del pizzo e dell’usura, due dei maggiori introiti per la criminalità organizzata. Il tour, con il camper che girerà tutta la Sicilia, parte oggi e durerà per tutto il mese. Le soste saranno fatte principalmente in quelle aree e piazze dove sono presenti il maggior numero di esercizi commerciali e di imprese per pubblicizzare i servizi resi dai nove ”Punti Antiracket”. Le altre tappe in programma prevedono Trapani il 6, Palermo il 7 e l’8 e, a seguire, il camper effettuerà soste il 10 a Messina, dal 12 e per tre giorni a Catania, il 19 a Enna, il 21 a Caltanissetta, il 22 a Gela, il 24 a Ragusa ed infine il 26 novembre a Siracusa. Oltre al questore, alla presentazione dell’iniziativa erano presenti anche i comandanti provinciali  della Guardia di Finanza, Nicola Coppola, del Nucleo operativo dei Carabinieri, Domenico La Padula, il presidente dell’associazione ”Libero Futuro”, Enrico Colajanni, e il vice prefetto di Palermo Mariella Pedone. “Il momento è più che mai propizio – ha detto l’assessore regionale Francesco Scoma durante la presentazione – le forze dell’ordine quotidianamente sono impegnate per contrastare il racket e anche la Regione ha il dovere, oltre che l’obbligo morale, di fare la propria parte concretamente”. L’idea, che si affianca alle attività dei nove sportelli antiracket e antiusura, rientra nell’ambito del progetto ”Azioni di sistema per lo sviluppo della legalità” ed è stata finanziata con risorse europee.