"Siamo fortemente preoccupati dall’ impressionante serie di morti nel settore agricolo registrata negli ultimi sei giorni dagli organi di stampa, tutte provocate dalla stessa tragica dinamica: l’instabilità e
l’insicurezza dei trattori". A dirlo e’ Franco Bettoni, Presidente nazionale dell’ Anmil, Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro. "L’ ultimo incidente in ordine di data -prosegue Bettoni- risulta avvenuto a Bolzano, anche in questo caso provocato dal ribaltamento di un trattore, per il quale ha perso la vita un contadino di 43 anni, cosi’ come e’ successo nell’ ultima settimana a Cagliari, Aosta, Varese e Savona". Osserva ancora Bettoni: "La scia di vittime dell’agricoltura, unita ai dati dell’ Osservatorio Centauro-Asaps- resi noti pochi giorni fa e che stimano in 300 gli incidenti causati dai mezzi agricoli nello scorso anno (di cui 176 mortali e ai quali vanno aggiunti 221 feriti)
dà l’ennesima tragica conferma che il trattore rappresenta una vera e propria macchina killer. Restano, dunque, due riflessioni a cui e’ doveroso, per tutti i lavoratori di questo settore, dare una
risposta -aggiunge il presidente dell’ Anmil– innanzitutto i dati del comparto sono davvero allarmanti se si considera il ridotto numero di addetti rispetto al numero di infortuni; e poi manca una mirata
attivita’ ispettiva che verifichi le risorse regolarmente impiegate in questo ambito lavorativo. Dunque -conclude Bettoni- non possiamo lasciare che cadano nel dimenticatoio Alois, 43 anni, di Bolzano, Daniela, 43 anni, di Savona, Antonio, agricoltore di 70 anni di Aosta e Raffaele, 68 anni di Cagliari".