Biodiversità: parte da Milano nuovo progetto

redazione

È stato presentato oggi alla stampa nel contesto di International Parks Festival a Trezzo sull’Adda (MI) il progetto LIFE GESTIRE 2020 di cui il Corpo forestale dello Stato è  partner. 

Il progetto ha la durata di  8 anni e ha lo scopo di raggiungere gli obiettivi di conservazione della biodiversità previsti dalle Direttive Comunitarie Habitat e Uccelli oltre ad implementare la gestione dei siti Rete Natura 2000 in Lombardia. Coordinato da Regione Lombardia, vede anche la partecipazione di ERSAF, WWF Italia, LIPU, Fondazione Lombardia per l’Ambiente e Comunità ambiente, è cofinanziato dalla Commissione Europea e da Fondazione Cariplo.

Tra le più significative azioni svolte dal Corpo forestale dello Stato che conta nella regione più di 70 comandi stazione, che assicurano un costante e puntuale monitoraggio di Siti d’Importanza Comunitaria (SIC) e Zone a Protezione Speciale (ZPS):

– la sorveglianza nei siti di Rete Natura 2000 articolata in due fasi, una di studio ed una operativa. La prima durerà fino a giugno 2018 in sinergia con enti gestori, associazioni e vari stakeholders con i quali saranno condivisi i risultati, la successiva, propriamente operativa, attuerà più efficaci procedure di controllo;

– l’attivazione di un presidio integrato presso l’Aeroporto di Orio al Serio per il contrasto del traffico illecito delle specie alloctone invasive. Alla prima fase di studio con il coinvolgimento degli enti e delle autorità aeroportuali Servizio Fitosanitario di ERSAF Regione Lombardia, ENAC, Agenzia delle Dogane e SACBO seguirà la seconda fase in cui sarà operativo un presidio con procedure di controllo codificate. Contestualmente, sarà condotta un’attività formativa ed informativa, anche attraverso i media.

– il coinvolgimento di alcuni istituti penitenziari recettori finali di specie alloctone (tartarughe, pappagalli, rettili) rinvenute in natura o sequestrate in quanto illecitamente detenute, che prevede l’impiego e la formazione dei detenuti al fine di gestire i ricoveri, all’interno di un programma di rieducazione. Un’azione nella quale la Forestale è co-responsabile con la Regione e collaborerà con il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, con le ATS, l’Istituto zooprofilattico e la Facoltà di veterinaria dell’Università Statale di Milano.

Saranno impegnati nel progetto i Forestali del Comando Regionale e dell’Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Verona.

Simonetta De Guz, Comandante Regionale del Corpo forestale dello Stato della Lombardia, ha così dichiarato: “Il ruolo che il Corpo forestale svolgerà in questo Progetto life è pienamente coerente rispetto alla sua mission istituzionale. Infatti esso già svolge funzioni di salvaguardia della biodiversità, sorveglianza nelle aree protette e formazione ed educazione ambientale, che nell’ambito del progetto saranno intensificate ed orientate in modo specifico nelle aree di Rete Natura 2000 presenti in Lombardia. Inoltre il Corpo, essendo specializzato nella tutela ambientale, potrà mettere a disposizione del Progetto il suo prezioso know how e garantire, con la sua organizzazione capillare e la vocazione alla prossimità, un monitoraggio puntuale e costante del territorio con la possibilità di esportare il modello lombardo in ambito nazionale.”