Forestale, animali esotici e pelli di pitone

Tiziana Montalbano

“E’ importante continuare a vigilare affinché gli animali non siano vittime di abusi e di commerci illeciti. Per questo sono soddisfatto del lavoro compiuto dal Corpo forestale dello Stato, la cui attività ha consentito di portare a termine una delle più importanti azioni di contrasto al traffico illegale di specie protette e a far luce su alcuni episodi di maltrattamento degli animali”. Lo ha detto il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia, commentando i risultati di due recenti operazioni condotte dal Corpo forestale dello Stato. La prima operazione – condotta dalla sezione investigativa Cites del Corpo forestale dello Stato di Roma, in collaborazione con il nucleo Cites di Fiumicino – ha portato al sequestro di una grossa partita di pelli di pitone, importate illegalmente dalla Malesia e destinate a trasformarsi in accessori per il prêt à porter di griffe del made in Italy. Secondo il Corpo forestale dello Stato, il fenomeno del traffico di esemplari di specie protette destinati all’industria mondiale della moda è in netta crescita e i proventi che ne derivano sfiorano cifre da capogiro. Dalle indagini sembra anche che molti allevamenti all’apparenza legali di specie protette, soprattutto in Asia e in particolare in Vietnam, servano a coprire il traffico di esemplari di rettili catturati invece in natura. La seconda operazione riguarda, invece, l’attività di controllo avviata nei confronti di un circo a Montecatini Terme (Pistoia) per reati di maltrattamenti degli animali e violazione alla normativa CITES. Sulla struttura il Comando provinciale della Forestale di Bologna aveva già svolto degli accertamenti. L’attuale controllo è stato avviato a seguito di una richiesta dell’Ausl3 di Pistoia per un supporto del NIRDA (Nucleo investigativo reati in danno agli animali) anche in seguito a una segnalazione della Lav. In tale attività sono stati coinvolti anche il Servizio CITES di Firenze, il NIPAF di Pistoia e il locale Comando stazione, con l’ausilio di alcuni veterinari. L’ispezione ha consentito di rilevare varie irregolarità di carattere penale (maltrattamento e abbandono animali, spettacoli o manifestazioni vietati, truffa, utilizzo per scopo di lucro senza idonea documentazione) che hanno portato al sequestro di 103 animali, tra cui due rapaci, e dei relativi mezzi di detenzione/trasporto. Si stanno ora definendo le notifiche per quanto concerne l’affidamento degli animali.