GdF: Aosta, assunzioni fasulle come badanti in cambio di soldi. Arrestata una truffatrice

Giuseppe Magliocco

Aveva sul suo conto corrente circa 35.000 euro di cui non se ne poteva spiegare la provenienza, a maggior ragione se la titolare di quello stesso conto è nullatenente oltre che disoccupata.
La ragione di tutti quei soldi? Una truffa condita da minacce nei confronti di alcuni extracomunitari bisognosi di lavorare in Italia nonché di avere un regolare permesso di soggiorno.
A scoprire le illegali attività di una 35enne d’origini salernitane sono stati i finanzieri del Comando Provinciale di Aosta i quali, sotto il diretto coordinamento della locale Procura della Repubblica, hanno avviato una serie di indagini nei confronti della donna ormai divenuta un’autentica specialista della truffa.
La stessa – peraltro millantando un falso titolo da avvocato – offriva infatti lavori da badante in cambio di una commissione in denaro, soltanto che l’agognata assunzione per queste persone non avveniva mai.
Non ancora paga di quanto già estorto, agli stessi extracomunitari bisognosi dei rinnovi di soggiorno per motivi lavorativi in Italia venivano successivamente richiesti altri soldi giustificandoli come necessari al fine di “regolarizzare” la propria posizione all’INPS ma che, invece, finivano anche questi direttamente nelle tasche della donna.
Per coloro che rifiutavano di corrisponderle altro denaro, ecco allora che scattavano immediate le ritorsioni sotto forma di minacce imminenti per gli stessi truffati o per i loro congiunti sul tipo: “Se non mi paghi tuo figlio passa dei guai” (come poi accertato dagli inquirenti).
Spaventati dalle chiare minacce della loro vessatrice, il più delle vittime ha finito così per cedere alle sue richieste, particolare questo che hai poi chiarito alle fiamme gialle del Tenente Colonnello Piergiuseppe Cananzi da dove molto probabilmente provenisse il bel gruzzolo di soldi rinvenuti sul conto della responsabile.
Da notare che la stessa – benché si trovasse già dal luglio scorso ristretta agli arresti domiciliari – si era comunque data da fare affittando su internet ville per vacanze di cui, però, non aveva nessuna proprietà né alcun mandato per procederne alla locazione.
Anche in questo caso l’abile truffatrice era riuscita a farsi dare dei soldi a titolo di caparra, salvo poi sparire nel nulla grazie alle generalità di fantasia con cui aveva avviato questa sua nuova attività truffaldina, che non è però sfuggita ai finanzieri e che l’Autorità Giudiziaria ha tramutato ora nella detenzione in carcere da scontarsi presso la Casa Circondariale di Salerno.