Immigrati: ora arrivano sui maxi yacht

Domenico Silvestri

C’è da chiedersi quanti clandestini siano sbarcati questa estate da barche a vela o da yacht di lusso mentre ci propinavano i numeri di una netta diminuzione degli sbarchi in seguito all’azione di respingimento e agli accordi con la Libia. Oggi la novità di uno sbarco in Calabria da un maxi yacht di lusso, probabilmente effettuato dalla mafia russa visto che è proprio su un giovane russo che si accentrano i sospetti di essere lo scafista (o un fiancheggiatore) di quest’ultimo sbarco avvenuto a Riace. L’uomo è stato fermato mentre camminava sulla statale 106 (la Ionica) in compagnia di una ragazza. Nel suo zaino un binocolo e una decina di telefoni cellulari. Non sarebbe nemmeno la prima volta che gli scafisti che conducono i clandestini sulle coste calabresi sono di Paesi dell’ Est europeo. Già nel novembre dello scorso anno, tre ucraini furono
arrestati per uno sbarco avvenuto nella stessa zona di quello della notte scorsa. Lo sbarco è avvenuto nella notte, con lo yacht che si è ancorato a una cinquantina di metri dalla riva. Un uomo a raggiunto la riva a nuoto e ha assicurato una cima per consentire il trasbordo delle persone tramite un gommone senza motore. I clandestini fermati oggi sono 122, 51 uomini, 36 donne e 35 bambini. Tutti curdi provenienti da vari paesi. Gli stessi immigrati, quasi tutti in buone condizioni, hanno dichiarato di aver viagiato dalla Turchia a bordo di una barca lussuosa.
A dare l’ allarme sono stati alcuni automobilisti che hanno notato questa fila indiana di gente camminare sulla statale 106. Gli immigrati sono stati portati in una struttura messa a disposizione dal Comune di Camini dove sono stati rifocillati dai volontari della protezione civile. Solo cinque di loro, tra cui una donna in cinta e due bambini, sono stati trasportati all’ospedale di Locri perché disidratati.