Difesa: La Russa, non ci sono fannulloni nelle Forze Armate

Paola Fusco

La percentuale di assenza dal lavoro nel mondo militare “è dello 0,5%” e il ministro Brunetta, quindi, “non troverebbe fannulloni”; c’è però “l’esigenza di razionalizzare le spese, anche se il corpo è sano e non ci sono sprechi”. A sottolinearlo è il ministro della Difesa Ignazio La Russa, di ritorno da una visita ufficiale negli Stati Uniti. Quanto ai tagli operati dal governo al bilancio della Difesa “ci sono stati perché il Governo ha deciso di far costare meno lo Stato e di allineare il peso sostenuto dai cittadini a quello degli altri paesi europei”. “Il Parlamento, però, – ha aggiunto – sta votando la specificità e ha votato l’integrazione della spesa per le missioni all’estero. Alla fine anche i militari devono fare uno sforzo, perché anche in un comparto virtuoso come quello della Difesa c’è un’enorme possibilità di razionalizzare le spese". Per fare un esempio, il ministro cita "le pubblicazioni della Difesa, anche in questo settore c’è da razionalizzare, non sono ancora neanche riuscito a capire quante siano queste riviste". Insieme alla razionalizzazione, uno degli obiettivi di La Russa è riconfigurare la struttura delle forze armate, dove ancora oggi si registra "un surplus di sottufficiali". Di là da venire, e saranno sviluppate nei prossimi anni, altre iniziativa come l’idea di una ‘mini-naja’ per i giovani volontari. "Per questo progetto c’è bisogno di soldi, si potrebbe pensare – spiega La Russa – a una norma ad hoc che preveda sgravi fiscali per le aziende che contribuiscono come sponsor".