GDF: "dolce vita" a Venezia a spese dell’azienda

Giovanni De Roma

Capi d’alta moda, viaggi all’estero, ristoranti di lusso e frequenti puntate al casinò, il tutto a spese dell’azienda per la quale lavorava ma all’insaputa del suo datore di lavoro.

E’ questa la curiosa vicenda di appropriazione indebita e ricettazione – quantificata in almeno 1,5 mln. di euro – di cui si è resa protagonista una donna mestrina la quale, dal 2010 al 2013, è stata responsabile amministrativo di una società operante nel settore demolizioni e delle bonifiche ambientali ma che i finanzieri del Comando Provinciale di Venezia hanno smascherato eseguendo una verifica fiscale presso la stessa azienda.

Le fiamme gialle veneziane, infatti, hanno scoperto che la donna, forte della sua esperienza lavorativa ormai trentennale e dell’incondizionata fiducia concessagli dal titolare, si era appropriata delle risorse finanziarie dell’impresa di cui aveva la piena disponibilità eseguendo pagamenti ingiustificati.

Le manovre illecite, ripetute nel tempo in numerose operazioni per migliaia di euro ciascuna, venivano adeguatamente dissimulate dalla responsabile mediante documentazioni fittizie avallate grazie alla falsificazione delle firme sugli assegni bancari e false scritturazioni contabili.

Tali rendicontazioni, che gli investigatori della Guardia di Finanza hanno definito di “pura fantasia contabile”, hanno però portato definitivamente alla luce le responsabilità dell’impiegata.